La pillola contraccettiva

La contraccezione, e in particolare la pillola contraccettiva, è certamente una tra le innovazioni sociali più importanti del ‘900. In questo articolo sfatiamo alcuni falsi miti che ad oggi ne limita l’accettabilità.

La pillola contraccettiva è un farmaco a base di estrogeni e progestinici, utilizzati per inibire l’ovulazione e quindi controllare le nascite. Essa compare nel mercato americano alla fine degli anni ’50, per poi arrivare in Europa nel 1961. In questi 60 anni, la composizione della “pillola” è profondamente cambiata: nuovi progestinici sono stati sintetizzati, i loro dosaggi diminuiti e gli effetti collaterali limitati.

Nonostante questo, esiste ancora una resistenza culturale al suo utilizzo e molti falsi miti ne limitano l’accettabilità. Vediamone insieme alcuni:

  • La pillola fa ingrassare. Se è pur vero che le prime pillole entrate in commercio potessero causare un aumento di ritenzione idrica, con i moderni dosaggi questo rischio è molto ridotto. Situazione migliorata anche dalla vasta gamma di contraccettivi orali in commercio che permette di scegliere quello che più si adatta alla diversa fisiologia e tolleranza della donna;
  • La pillola provoca tumori. L’analisi di tutti gli studi disponibili ad oggi ha evidenziato, contrariamente al credo comune, che l’uso della pillola non solo non sarebbe un fattore di rischio ma avrebbe addirittura un effetto protettivo contro il cancro alle ovaie, al colon-retto e al corpo dell’utero. Inoltre, la protezione è proporzionale alla lunghezza del periodo di assunzione. Se per questi tipi di tumori i dati sono solidi, per quelli riguardanti il tumore al seno sono ancora incerti e legati al tipo di pillola utilizzata;
  • La pillola aumenta il rischio di trombosi venosa. Questo dato è stato confermato da molte ricerche. Il rischio è comunque basso (circa 10 volte meno che in gravidanza) ed è dipendente dalla dose e dal tipo di estrogeno e progestinico contenuto nel farmaco. Quello che sembra fare veramente la differenza è avere una storia familiare di trombosi o soffrire di malattie della coagulazione; in questi casi, l’uso della pillola è sconsigliato;
  • La pillola rende meno fertili. Questi è un altro falso mito. Nel momento in cui si decide di volere un figlio, basta smettere di assumere il contraccettivo e il ciclo mestruale tornerà, riportando la situazione alla “normalità”;
  • La pillola può peggiorare l’umore. In realtà l’effetto osservato è opposto. La pillola è in grado di smussare i sintomi della sindrome premestruale severa, quali ansia, irascibilità, depressione e difficoltà relazionali;
  • La pillola non è adatta alle donne molto giovani. I contraccettivi orali, inibendo l’attività delle ovaie e di conseguenza riducendo la produzione di ormoni androgeni, riduce le lesioni infiammatorie e non infiammatorie dell’acne facciale, la perdita di capelli e la peluria indesiderata. Per questi motivi e per la loro comprovata sicurezza, la pillola è spesso consigliata anche alle adolescenti.

La contraccezione, e in particolare la pillola contraccettiva, è certamente una tra le innovazioni sociali più importanti del ‘900. Molte paure sono state risolte grazie al continuo miglioramento della formulazione di questi farmaci, all’incremento della loro sicurezza e all’utilizzo di dosaggi sempre più bassi. In commercio sono ormai presenti molti tipi di contraccettivi orali, anche naturali. La scelta del giusto contraccettivo andrebbe effettuata con il proprio ginecologo, riducendo al minimo la probabilità di effetti indesiderati e potendo così avvalersi dei suoi benefici in tutta sicurezza.

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