Il gonfiore addominale

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Il nostro sistema digerente è lungo circa 9 metri e si estende dalla bocca all’ano. Quando i meccanismi di digestione, assorbimento, transito ed eliminazione del cibo ingerito non avvengono in maniera ideale si può creare un’eccessiva presenza di gas all’interno delle pareti gastrointestinali creando diversi fastidi. Le cause possono essere molteplici ma spesso sono legate allo stile di vita e all’alimentazione. Vediamone insieme alcune.

Il nostro sistema digerente è lungo circa 9 metri e si estende dalla bocca all’ano. È caratterizzato da uno spesso strato di muscolatura la cui contrazione induce dilatazione e restrizione del lume gastrico ed intestinale, permettendoci un’ottimale digestione, assorbimento, transito ed eliminazione del cibo ingerito. Quando questi meccanismi non avvengono in maniera ideale possono portare ad una eccessiva presenza di gas all’interno delle pareti gastrointestinali causando un fastidioso gonfiore, forti dolori addominali, flatulenza, eruttazione, stipsi e diarrea.

Il gonfiore addominale è una condizione più comune di quanto si creda, specialmente nella popolazione femminile. Le cause possono essere molteplici ma spesso sono legate allo stile di vita e all’alimentazione. Vediamone alcune:

  • Tipo di alimentazione. Alcuni cibi sono maggiormente associati al gonfiore addominale come ad esempio legumi, cavoli, broccoli, mele, prugne, cipolle, scalogno, aglio e carboidrati complessi. Anche i cibi industriali e quelli ricchi di zucchero possono andare incontro a fermentazione nel nostro intestino aumentando la presenza di gas, così come i “fodmap”, carboidrati di piccole dimensioni che sono assorbiti con difficoltà e diventano substrato per processi fermentativi a carico dei batteri intestinali;
  • Cattive abitudini a tavola. L’elevata ingestione di aria durante i pasti dovuta ad una masticazione solo parziale degli alimenti, l’assunzione veloce dei cibi, pasti fugaci tra un appuntamento e il successivo, cibo consumato davanti alla tv che ci distrae da ciò che stiamo mangiando, sono esempi di cattivo modo di alimentarsi;
  • Composizione batterica. Un’alterazione della composizione batterica del nostro intestino, la disbiosi intestinale (caratterizzata da un elevato numero di batteri che attuano la fermentazione), causa un elevato rilascio di gas nel lume intestinale;
  • Infiammazioni. La presenza di intolleranze e infiammazioni a livello gastrico ed intestinale e la sensibilità ad alcuni alimenti possono creare gonfiore addominale. Ad esempio, nei soggetti che mal digeriscono i latticini, questi alimenti permangono non digeriti nel lume intestinale e saranno utilizzati dai batteri intestinali per fermentare;
  • Stile di vita. Il fumo, l’alcool, il consumo eccessivo di chewing-gum, caramelle e bevande zuccherate possono creare un elevato accumulo di aria a livello gastrointestinale. Anche la componente emotiva, come prova dell’esistenza di un forte legame tra cervello e intestino, può contribuire a una cattiva peristalsi intestinale, causando una digestione solo parziale, una elevata fermentazione ed un eccessivo accumulo di gas. Perfino gli ormoni sono da ricercare come causa di gonfiore addominale. Le donne sono più predisposte perché maggiormente caratterizzate da variazioni ormonali che inducono alterazioni della peristalsi intestinale ed alterazioni del microbiota, specialmente in fase premestruale, in gravidanza e in menopausa.

Modificare lo stile di vita e seguire una dieta varia ed equilibrata è fondamentale per risolvere questo fastidioso malessere. Qualora fosse necessario e al fine di ripristinare lo stato di normalità, affiancare questi cambiamenti con una mirata integrazione può essere di aiuto. Gli integratori che maggiormente riscuotono successo in questi casi sono i microrganismi vivi (comunemente chiamati “probiotici”) che regolano la composizione batterica intestinale, fondamentale per eliminare le specie indesiderate (causa di elevata fermentazione) e ripristinare una corretta digestione ed un regolare transito intestinale. Ad esempio, i batteri acidolattici, producendo acidi organici, inducono l’eliminazione di microrganismi indesiderati. Quando si agisce sull’alimentazione per cercare di risolvere questo problema consigliamo di non assumere una dieta sbilanciata, rimuovendo intere classi di nutrienti, e di rivolgersi ad uno specialista dell’alimentazione che ci indicherà come e cosa modificare, senza incorrere in squilibri nutrizionali. Inoltre, se si decide di associare un integratore, assicurarsi sempre che sia di buona qualità.